“Verona, 1937. La vivacità delle colonie e delle brillantine che Pietro Rubini riforniva ai barbieri della città è il primo saluto, entrando nella piccola profumeria del centro. «Una cipria», chiede una cliente, e subito l'aria si riempie di polvere finissima e sentori seducenti. Il calore dei costumi di scena e delle luci esalta l'odore pastoso dei ceroni che spesso omaggia agli artisti d'opera dell'Arena per farsi conoscere. I profumi più audaci sono però quelli della sera, che mischia fumo e discorsi lascivi alle fragranze e alle civetterie che, oltre chiusura, Pietro vende nelle case di piacere. Così ho immaginato gli aromi stratificarsi e brillare nella luce dorata di settembre che matura i grappoli di soave per raccontare di un uomo speciale, del coraggio e della passione per la bellezza come le sue fondamenta, valori che oggi si distillano in fundamental.”
- Ermano Picco, Content Designer
“La sfida più grande è stata racchiudere i tanti input, suggestioni ed aspettative in un'unica fragranza: le fondamenta di casa Rubini sono un equilibrio di contrasti ed unisoni.
Un progetto così ambizioso e complesso non poteva che trovare riflessi in materie prime di assoluta qualità, miscelando ingredienti classici con i più innovativi ritrovati della profumeria.
L'armonia nel risultato è dovuta ad uno studio attento della formulazione, atto a ricreare un classico contemporaneo.”
- Cristiano Canali, Profumiere della Maison